Rome,
03
Giugno
2021
|
13:10
Europe/Amsterdam

Il report sui viaggi sostenibili di Booking.com per il 2021 conferma che sia il settore che i consumatori sono arrivati al punto di svolta

Secondo l’ultima ricerca di Booking.com, l'”effetto pandemia” potrebbe finalmente portare più persone a viaggiare in modo più sostenibile, passando dalla teoria alla pratica

Riepilogo
  • Il 92% dei viaggiatori italiani pensa che viaggiare in modo sostenibile sia d’importanza vitale, e il 57% dice che la pandemia gli ha fatto venire voglia di viaggiare in modo più sostenibile in futuro
  • Più della metà (59%) crede che nel 2021 non ci siano ancora abbastanza opzioni di viaggio sostenibili disponibili, e il 68% ammette di sentirsi a disagio, se il posto in cui soggiorna non permette di farlo in modo sostenibile, per esempio negando la possibilità di fare la raccolta differenziata
  • Mentre 3 strutture ricettive su 4 affermano di aver implementato almeno qualche pratica sostenibile, solo un terzo comunica i propri sforzi in modo proattivo ai potenziali ospiti
  • Per aumentare la visibilità delle opzioni di soggiorno più sostenibili, Booking.com ha deciso di mostrare le certificazioni emesse da enti esterni e le informazioni su oltre 30 pratiche ad alto impatto, già applicate da centinaia di migliaia di strutture in tutto il mondo

AMSTERDAM, 3 GIUGNO 2021 - Una nuova ricerca pubblicata oggi da Booking.com, con informazioni raccolte da oltre 29.000 viaggiatori in 30 Paesi, suggerisce che la pandemia è stata il punto di svolta che ha portato le persone a impegnarsi concretamente a viaggiare in modo più sostenibile, e che l’81% dei viaggiatori italiani pensa che le persone debbano agire ora per preservare il pianeta per le generazioni future. Mentre il mondo ricomincia con cautela a viaggiare, il rapporto sui viaggi sostenibili 2021 di Booking.com rivela come le persone siano più impegnate che mai a viaggiare in modo consapevole. Il 57%degli intervistati italiani afferma che la pandemia li ha spinti a voler viaggiare in modo più sostenibile in futuro, mentre quasi la metà (59%) ammette che la pandemia li ha spinti ad apportare cambiamenti positivi nella propria vita quotidiana. Per esempio, fare la raccolta differenziata (63%) e ridurre lo spreco alimentare (46%) ora sono di massima priorità nelle loro case.

Secondo i risultati, i viaggiatori vogliono impegnarsi a favore della sostenibilità sia a livello quotidiano che nei viaggi futuri. L'89% dei viaggiatori italiani intende ridurre i rifiuti in generale, l’86% vuole ridurre il proprio consumo energetico (per esempio spegnendo l'aria condizionata e le luci quando non sono presenti) e l’85% desidera spostarsi in modo più rispettoso dell'ambiente, per esempio camminando, andando in bicicletta o prendendo i mezzi pubblici, piuttosto che taxi o auto a noleggio. Anche il rispetto per le comunità locali è in cima alla lista, come dimostra il 79% degli italiani che vuole vivere esperienze autentiche e rappresentative della cultura locale durante i propri viaggi, e il 92% che pensa sia cruciale aumentare la comprensione culturale e la conservazione del patrimonio culturale, o l’88% che vorrebbe che l'impatto economico del settore fosse distribuito equamente a tutti i livelli della società. Inoltre, il 76% degli intervistati dice di voler evitare le destinazioni e attrazioni più popolari, per non contribuire al sovraffollamento, aiutando così le destinazioni meno visitate e le relative comunità a trarre beneficio dagli effetti positivi dei viaggi.

Abbattere le barriere per i viaggi sostenibili

Fortunatamente, non sono solo buone intenzioni. Molti di questi impegni stanno diventando realtà, come dimostra il 44% dei viaggiatori italiani che in vacanza negli ultimi12 mesi ha scelto di spegnere l'aria condizionata/il riscaldamento nel proprio alloggio quando non erano presenti, o il 41% che ha portato con sé una borraccia riutilizzabile per non acquistare acqua in bottiglia durante il viaggio, o ancora il 30% degli intervistati che ha svolto attività a sostegno della comunità locale. Infatti, oltre la metà degli italiani ( 68%) ha ammesso di sentirsi a disagio se il posto dove soggiorna gli impedisce di essere sostenibile, per esempio negando la possibilità di fare la raccolta differenziata. I segnali quindi sono incoraggianti, ma c'è ancora molto da fare, dato che più della metà dei viaggiatori non pensa ancora alle comunità locali delle mete visitate e non compie questi piccoli passi per ridurre l'impatto dei propri viaggi.

Anche se l’87% dei viaggiatori afferma di voler soggiornare in un alloggio sostenibile nel prossimo anno, (un notevole aumento rispetto al 75% del 2016, quando Booking.com ha condotto per la prima volta la sua ricerca sui viaggi sostenibili e con un aumento del 7% nel 2020, passando all’87% appena prima della pandemia), sono ancora presenti degli ostacoli. In effetti, guardando solo il 57% dei viaggiatori italiani che ha detto di non aver soggiornato in una struttura sostenibile nell'ultimo anno, il 31% non sapeva nemmeno che esistessero questo tipo di opzioni, il 34% non ha trovato opzioni sostenibili nella meta del proprio viaggio e il 28% non sapeva come trovarle. Infatti, il 59% dei viaggiatori crede che nel 2021 non ci siano ancora abbastanza opzioni di viaggio sostenibili disponibili.

In termini di consapevolezza e intenzioni, i viaggiatori e le strutture ricettive sembrano pensarla allo stesso modo, come rivela una nuova ricerca secondo cui l'82%** delle strutture partner di Booking.com intervistate pensa che la sostenibilità nel settore dell'ospitalità sia importante. Questo rispecchia il 92% dei viaggiatori italiani che a loro volta pensa che i viaggi sostenibili siano importanti. Tuttavia, sebbene 3 strutture partner su 4** affermino di aver già implementato misure sostenibili, solo un terzo (31%**) comunica i propri sforzi in modo proattivo ai potenziali ospiti, in particolare al momento del check-in (59%**). Ciò prova come ci siano ancora sfide significative da risolvere per rendere le informazioni sulla sostenibilità di facile accesso per i viaggiatori già nelle prime fasi del processo di prenotazione.

Colmare il divario, passo dopo passo

Seguendo la missione di rendere il mondo davvero alla portata di tutti e come leader nel settore dei viaggi, Booking.com pensa di avere un'importante responsabilità nell’aiutare sia le strutture ricettive che i viaggiatori a fare scelte sostenibili con più facilità. Per questo motivo l’azienda sta lanciando un programma per aiutare tutte le strutture a diventare ancora più sostenibili, indipendentemente da quanto siano già esperte in materia. Tra le iniziative sono previste la condivisione di linee guida, approfondimenti e best practice con le strutture tramite opportunità formative, manuali e contenuti dedicati, tutti disponibili sul Partner Hub di Booking.com.

Al momento Booking.com mostra sulla propria piattaforma oltre 30 certificazioni ufficialmente approvate dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), Green Tourism e EU Ecolabel, e altri programmi di sostenibilità delle catene alberghiere. L'azienda acquisisce queste informazioni direttamente dagli enti di certificazione e le mostra sulle pagine delle strutture partner che ne sono effettivamente in possesso. Inoltre, Booking.com incoraggia anche le strutture ad aggiornare le proprie informazioni sulla sostenibilità in base a 32 pratiche sostenibili divise in cinque categorie chiave: rifiuti, energia e gas a effetto serra, acqua, sostegno alle comunità locali e protezione della natura. Prendendo spunto da questo lancio globale, centinaia di migliaia di strutture hanno già iniziato a condividere le loro informazioni sulla sostenibilità, che possono essere visualizzate nella sezione "Iniziative di sostenibilità" del proprio annuncio su Booking.com. Anche se l’iniziativa è ancora agli inizi, è comunque un primo passo importante per fornire più informazioni sulla sostenibilità in modo trasparente ai consumatori, rendendo finalmente più facile per loro iniziare a viaggiare in modo più sostenibile.

"Nel corso dei sei anni in cui abbiamo condotto questa ricerca, è stato stimolante vedere crescere costantemente la consapevolezza dell'importanza dei viaggi sostenibili, sia per i nostri clienti come anche ora con i nostri partner", ha affermato Marianne Gybels, Director of Sustainability di Booking.com. “Le buone intenzioni ci sono tra tutte le parti coinvolte, ma c'è ancora molto lavoro da fare per rendere i viaggi sostenibili una scelta davvero facile per tutti. Aiutando i nostri partner a identificare e attuare il maggior numero possibile di pratiche sostenibili possiamo sperimentare il modo migliore per mostrare queste informazioni ai clienti, e rendere la sostenibilità qualcosa di trasparente e facilmente identificabile nel loro processo decisionale in fatto di viaggi. Un piccolo cambiamento, come eliminare la plastica monouso o usare lampadine a LED ad alta efficienza energetica, potrebbe sembrare insignificante di per sé ma, moltiplicato per milioni di viaggiatori e strutture in tutto il mondo, va a creare un impatto positivo con un potenziale molto più grande."

Per scaricare il rapporto completo sui viaggi sostenibili 2021 di Booking.com, visita la sezione notizie e comunicati stampa dell’azienda.

 

Metodologia

*Ricerca commissionata da Booking.com e condotta in maniera indipendente su un campione di 29.349 persone in 30 mercati e regioni geografiche (1.000 negli USA, 1.007 in Canada, 1.000 in Messico, 964 in Colombia, 1.000 in Brasile, 1.000 in Argentina, 999 in Australia, 941 in Nuova Zelanda, 1.001 in Spagna, 1.000 in Italia, 1.000 in Francia, 1.000 nel Regno Unito, 1.000 in Germania, 1.003 nei Paesi Bassi, 986 in Danimarca, 1,000 in Svezia, 997 in Croazia, 1.005 in Russia, 1,003 in Israele, 1.000 in India, 1.000 in Cina, 1,005 a Hong Kong, 968 in Thailandia, 963 a Singapore, 1,000 a Taiwan, 1,005 in Vietnam, 1.000 in Corea del Sud, 1.000 in Giappone, 1.002 in Sudafrica e 500 in Kenya). Per partecipare al sondaggio, era necessario aver compiuto 18 anni, aver effettuato almeno un viaggio negli ultimi 12 mesi, averne uno in programma nel 2021 e aver preso in prima persona le decisioni in merito al viaggio o essere coinvolti in queste scelte. Il sondaggio era disponibile online nel mese di marzo 2021.

**Ricerca condotta da Booking.com su un campione rappresentativo di 3.390 strutture ricettive provenienti da Australia, Austria, Brasile, Cina, Croazia, Francia, Germania, Grecia, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna , Thailandia, Regno Unito e Stati Uniti. Il sondaggio era disponibile online nel mese di aprile 2021.